Sistema cooperativistico di Levigliani
IL SISTEMA COOPERATIVISTICO DI LEVIGLIANI
Levigliani è un paese immerso nelle Alpi Apuane, tra boschi di faggi e castagni. Posizionato a circa 600 mt. sul livello del mare, alle pendici del Monte Corchia, fa parte del Comune di Stazzema (LU), nell’entroterra versiliese.
L’intera Comunità si struttura e sviluppa in quella che è stata da più parti riconosciuta come la “prima espressione di cooperativismo di comunità della storia”.
L’economia di questa frazione si basa infatti sullo sfruttamento e valorizzazione di Beni Comuni acquistati dal Granduca di Toscana nel 1794.
All’epoca era uso comune la cessione di territori marginali alle comunità che li abitavano da parte dei regnanti. Distinguendosi da altre comunità che frazionarono le proprietà ottenute in base al numero di capifamiglia, gli abitanti di Levigliani del tempo (67 capi famiglia) che acquisirono grandi appezzamenti di terra attorno al Monte Corchia, decisero di mantenere, con tanto di proprio Statuto, tali beni in Comunione perpetua. È la nascita della Comunione dei Beni Comuni di Levigliani, che ancora oggi amministra e gestisce tali beni nell’interesse della Comunità.
E proprio quei beni, dei terreni inizialmente utilizzati per il pascolo ed il legnatico, si sono nel tempo rivelati fondamentali per l’economia del paese di Levigliani. L’interno del Monte Corchia infatti celava ricchezze e segreti che avrebbero nei secoli segnato il destino e il passo a questa Comunità. Giacimenti di marmo bianco (denominato poi Arabescato Corchia) ed un complesso carsico tra i più importanti a livello mondiale (quello che oggi è la Grotta Antro del Corchia).
È stato così che, in epoche e situazioni storiche e culturali diversi, sono nate in paese due Cooperative; una per l’escavazione del marmo (la Cooperativa Condomini Levigliani) e l’altra (appunto la Cooperativa Sviluppo e Futuro Levigliani), per la fruizione turistica e culturale legata alle visite guidate al complesso ipogeo.
Queste Cooperative, lavorando su beni della Collettività, riconoscono parte dei propri introiti alla Comunione dei Beni Comuni che a sua volta reinveste in opere ed attività a supporto dell’intera Comunità.
Quello che ne scaturisce è modello gestionale unico, un sistema perfetto e circolare che, partendo dalla valorizzazione delle risorse della proprietà comune, alimenta e sostiene la Comunità, la protegge dallo spopolamento, offre lavoro ed opportunità, mantiene attive le varie anime ed associazioni del paese.